Proponiamo l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sull’aumento dei prezzi e presentiamo un disegno di legge sull’utilizzo e sull’erogazione del conto corrente.
Due iniziative a reale sostegno dei cittadini e dei consumatori, contro speculazioni e abusi.
Presentiamo due iniziative che mirano da una parte a sostenere il potere d’acquisto degli italiani e, dall’altra, a difendere lo strumento del conto corrente da arbitri e abusi che penalizzano oltremodo gli utenti. Mi riferisco, nel primo caso, alla proposta di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sull’aumento dei prezzi di materie prime e beni di consumo: negli ultimi tre anni abbiamo infatti assistito ad un costante aumento dei prezzi, da quello delle materie prime fino a quelli relativi a beni di uso quotidiano e che riguardano da vicino le spese che tutti i giorni affrontano i cittadini. La crisi pandemica prima e la situazione geopolitica in costante evoluzione in un secondo tempo, hanno portato ad una riduzione progressiva del potere d’acquisto delle famiglie, costringendo un italiano su due a rinunciare a beni di consumo quotidiani e a servizi di prima necessità.
Studi di settore rivelano indiscutibilmente che in molti casi si tratta di mera speculazione contro cui occorre intervenire in modo tempestivo. Riteniamo che quello di una apposita commissione sia lo strumento migliore per indagare sulle forme principali e più ricorrenti di pratiche vessatorie e di comportamenti scorretti a danno di famiglie ed imprese. Si prevede che la Commissione verifichi l’efficacia degli strumenti di tutela e dell’attività svolta dai soggetti associativi operanti nel settore consumeristico di livello nazionale e locale.
La Commissione, altresì effettuerà un monitoraggio ad ampio spettro sullo stato di attuazione della legislazione vigente in materia, al fine di prevenire o per porre fine ad abusi ingiustificati. L’attività della Commissione infatti riguarderà soprattutto il monitoraggio delle tariffe e dei prezzi, con particolare riguardo a quelli dell’energia e a quelli relativi alla distribuzione del gasolio e della benzina e dei servizi bancari, nonché il monitoraggio sulla catena dei prezzi delle materie prime.
Il disegno di legge riguarda invece le disposizioni in materia di utilizzo ed erogazione del rapporto di conto corrente. L’iniziativa nasce da numerosi casi di cittadini che, negli ultimi anni, si sono visti chiudere unilateralmente e senza motivo il rapporto di conto corrente, pur in presenza di saldi attivi. In questo modo, gli interessati non hanno più potuto disporre delle proprie risorse finanziarie per effetto delle segnalazioni interbancarie.
In molti casi, infatti, le banche hanno chiuso il rapporto di conto corrente consegnando al correntista unicamente un assegno circolare che, per sua natura, non può prescindere dall’esistenza di un conto corrente per essere tradotto in liquidità disponibile alla spesa o utilizzato per il pagamento di servizi e utenze.
Una situazione paradossale nella quale il correntista a sua volta si trova nell’impossibilità di aprire un nuovo conto presso altre banche. Il ddl prevede che la banca non possa in alcun caso esimersi dall’apertura di un rapporto di conto corrente e che non possa recedere dal contratto di conto corrente sia esso a tempo determinato o indeterminato quando i saldi siano in attivo, se non per gravi e documentati motivi.