Chi ha indetto i referendum chieda scusa agli elettori
Giustamente nel mondo cattolico c’è preoccupazione per un astensionismo che cresce. Ci si deve anche chiedere perché sia così forte nel caso dei referendum. Innanzitutto perché nei referendum è un modo contemplato dalla costituzione per esprimere il proprio dissenso sul quesito, in secondo luogo perché il referendum è stato snaturato rispetto allo scopo per cui è stato pensato.
Neanche i promotori di questi ultimi credevano di poter raggiungere il quorum, li hanno usati strumentalmente per un progetto politico. Parlano di deficit di democrazia ma ne sono i primi responsabili.
Noi Moderati non ci sta. Abbiamo invitato i cittadini a votare, e a votare no, perché sentiamo la responsabilità di riabilitare la politica di fronte a chi da tempo prova disillusione. Un dato preoccupante è sotto gli occhi di tutti: negli anni ’80 l’affluenza alle elezioni politiche superava il 90%, oggi fatichiamo a raggiungere i due terzi degli aventi diritto.
Ricostruire un rapporto reale tra istituzioni e cittadini è un compito di cui sentiamo la responsabilità, ma non lo si fa invocando fintamente il voto popolare con quesiti astrusi e iper tecnici svilendo così il ruolo del Parlamento che è il vero luogo della rappresentanza dei cittadini.