Rispetto ai miei colleghi parlamentari, più presenti a Roma, io sono quello che è più attaccato al territorio perché sono convinto che un nostro compito sia quello di recuperare e ristabilire il rapporto con la gente poiché stanno dilagando due sentimenti diversi e dannosi: da una parte abbiamo una malinconica rassegnazione nelle persone per quella che è la situazione attuale; dall’altra invece incombe un populismo distruttivo. Nel lasso che intercorre tra questi due dobbiamo inserirci NOI che abbiamo il compito di reagire al declino senza accettare una situazione economica che può solo peggiorare. Ottimo è stato il riferimento di Maurizio Lupi al tema del lavoro che rimane il problema fondamentale su cui soffermarci.
Io credo che questo sia il momento in cui non dobbiamo disertare: non è un discorso presuntuoso ma sono convinto che ci sia bisogno di NOI, che possiamo offrire quell’esperienza, quella saggezza, quella competenza che ad oggi mancano nel nostro paese. Torniamo fra la gente, non raccontiamo più frottole, diciamo le cose come stanno e garantiamo cose concrete.
Un’altra tematica su cui voglio premere è il nucleare: a 200km circa di distanza da Trieste abbiamo la centrale di Krsko. Ora mi chiedo: il nostro paese, che ha dato i natali a Enrico Fermi, se proprio si rifiuta di ammettere la costruzione di centrali nel territorio, potrebbe pensare di partecipare alle centrali a poco più di 100km da casa nostra? Purtroppo ci sono molti preconcetti rispetto a questa possibilità perché il nucleare ci fa sempre pensare a disastri come Chernobyl o Fukushima. È ora di cambiare prospettiva e accogliere il progresso.
Ultima questione: io non sono contro i vaccini, ma sono assolutamente contro i green pass: i 50 devono poter lavorare
E chiedo a Costa di convincere il ministro Speranza, secondo me troppo rigido riguardo a questa partita, che il green pass sia abolito così da consentire anche agli uomini over 50 di tornare a lavorare.
Come ultima istanza vorrei dire due parole sulla guerra: noi stiamo con l’Ucraina ma vorrei chiedere al presidente Fico se l’intervento di Zelensky di qualche giorno fa non ci abbia fatto fare qualche passo indietro nella strada verso la pace.
On. Renzo Tondo