On.Romano : «il Consiglio Europeo occasione per far sentire la voce autorevole dell’Italia»

La revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e l’approvazione dei progetti, con il pagamento della quarta rata, danno al nostro Paese un primato che molti non si aspettavano e che qualcuno ha persino contrastato.
Ed ancora è evidente a tutti quanto sia importante il ruolo che sta giocando il Governo Italiano nella revisione del patto di stabilità.
Il Consiglio europeo, a cui la premier Giorgia Meloni parteciperà tra pochi giorni, è un’altra occasione per far sentire la voce autorevole dell’Italia.
Ciò che andrà a dire è quindi importante ma ancora più importanti saranno le risposte che riceverà.
Risposte che sappiamo lei sta costruendo, con quella credibilità e quella autorevolezza che ha consentito già di aver ottenuto nel calcolo del deficit/PIL il riconoscimento dello scarto degli interessi sul debito per gli investimenti operati (sul green e sul digitale).
In Commissione bilancio abbiamo approvato il 6 dicembre un documento finale, che verrà trasmesso alle Istituzioni europee, e che impegna il Governo a perseguire, nel corso dei negoziati sulla revisione del Quadro Finanziario Pluriennale dell’UE 2021-2027, determinati obiettivi.
Le nuove risorse da assegnare al bilancio dell’Unione europea devono essere tali da consentire all’Unione di perseguire effettivamente le priorità individuate, senza compromettere l’efficacia delle politiche tradizionali;
è necessario garantire appropriati margini di flessibilità nel bilancio per utilizzare le risorse esistenti, assicurando, in particolare, la possibilità di adeguare l’allocazione dei finanziamenti in caso di shock economici inaspettati o per reagire adeguatamente e tempestivamente a eventuali emergenze naturali e climatiche;
è necessario difendere in ogni modo il saldo netto del nostro Paese arginando qualunque possibile riforma che preveda un peggioramento.
Infine dobbiamo continuare a lottare trovando soluzioni al problema dell’aumento dei tassi di interesse, che rende più oneroso il rimborso del debito di famiglie ed imprese.
Comprendiamo  che le sfide e le minacce esterne abbiano condizionato le scelte dell’Unione Europea ma, a mio avviso, le decisioni che incidono sullo scenario internazionale non possono che avere come obiettivo parallelo quello di dare stabilità ai Paesi dell’Unione Europea.

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