“Il gruppo di Noi con l’Italia ha avanzato una sua proposta di modifica al piano nazionale di ripresa e resilienza. La parola “resilienza” è comparsa poco tempo fa nel vocabolario degli italiani, tuttavia noi preferiamo non usarla così da concentrare l attenzione sul termine “ripresa“. Ripresa mentale prima ancora che economica, ripresa morale prima ancora di quella fisica, ripresa della voglia di vivere, ripresa della voglia di relazionarsi, di produrre e divertirsi, di portare avanti in modo attivo la nostra comunità e la nostra vita. Il paese ha bisogno di una scossa: non ne può più di telegiornali interamente dedicati al covid, non riesce più a stare in attesa della fine di un incubo, non sopporta più un indefinito ed evenascente deserto dei tartari. È il momento della politica che deve riappropriarsi del proprio ruolo e assumersi le sue responsabilita. Il paese ha bisogno di un messaggio di fiducia e ciò che chiediamo al governo Draghi è di aprire una via Nuova rispetto a quella tracciata da l governo precedente. Usando una metafora calcistica: dobbiamo smettere di usare il catenaccio e passare all’attacco. Anche perché le misure adottate finora non hanno sortito gli effetti sperati; il governo conte e la politica dei bonus hanno floppato: molti dei fondi sono rimasti inutilizzati, c è bisogno di riprendere l’iniziativa. Dobbiamo sostenere la voglia di fare degli italiani. Eurispes ci diceva che la crisi di Lehman Brothers è stata superata grazie all’impegno degli italiani e grazie al sommerso. Ai talebani che dicono che prima di tutto viene la salute io dico che prima c’è anche la salute mentale da proteggere.”

On. Renzo Tondo