In Brasile come in qualsiasi altra parte del mondo, la democrazia non è un sistema acquisito per sempre, né una conquista scontata.

L’assalto ai palazzi di Brasilia, come quello a Capitol Hill sono lì a ricordarcelo. Il governo e tutte le forze politiche hanno già espresso una ferma condanna delle violenze, ma questi avvenimenti drammatici dovrebbero imporre anche una ulteriore riflessione: la continua delegittimazione dell’avversario politico è il primo pericoloso passo verso l’intolleranza. Dietro un’azione violenta c’è sempre chi fomenta e soffia sul fuoco.

Per questo sarebbe sempre opportuno ricondurre il confronto politico, anche aspro, senza nessuno sconto sui contenuti, ad un lessico civile, senza toni apocalittici che producono fratture difficili da ricomporre nella società e che si insinuano nelle menti più facilmente influenzabili, soprattutto attraverso un uso distorto dei social media.