Infortuni sul lavoro, Bicchielli : «Non possiamo accettare che si possa uscire di casa per sostentare la propria famiglia e non farvi ritorno»
Sono 700 mila gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2022 con 1.090 morti, in 790 casi sul posto di lavoro, in 300 casi durante il tragitto per raggiungerlo. Una media di 35 decessi ogni milione di occupati, un numero molto alto. Non possiamo accettare che si possa uscire di casa per sostentare la propria famiglia e non farvi ritorno. Per questo ci accingiamo ad avviare una ricognizione approfondita e puntuale: la commissione Lavoro potra’, tra l’altro, individuare le cause principali di infortunio e connetterle ad altri fenomeni quali lavoro irregolare e sfruttamento, fino al controllo da parte delle organizzazioni criminali. Il Parlamento potra’ inoltre approfondire il livello di applicazione delle norme vigenti e la loro efficacia, il funzionamento dei controlli, e concentrarsi anche su fenomeni come lo sfruttamento dei minori anche provenienti dall’estero. Tutto cio’ sara’ importante per individuare misure efficaci per la prevenzione degli infortuni, per l’assistenza ai lavoratori e ai familiari. Presenteremo presto un ddl per razionalizzare l’impiego della figura del “medico competente”, che ancora una volta le farraginosita’ burocratiche hanno assoggettato al criterio del ribasso d’asta senza considerazione alcuna per criteri sostanziali legati alla professionalita’. Il controllo ex ante, con criteri che siano il piu’ possibile sostanziali e non ridotti a una selva di adempimenti burocratici spesso inutili se non addirittura dannosi, e’ la strada principale se vogliamo fare in modo che nella prossima legislatura di una commissione come quella che ci accingiamo ad istituire possa non esserci piu’ bisogno.