Questo provvedimento costituisce una sorta di tagliando alla macchina amministrativa dello Stato, le cui regole possono incidere ad esempio sulla riuscita del #PNRR, sciogliendo i nodi che rendono la nostra burocrazia inefficiente. E lo dobbiamo fare evitando le polemiche inutili e pretestuose come nel caso della Corte dei Conti: non c’è stato nessun attentato contro la giustizia contabile, anzi. Un minimo di buona fede avrebbe impedito di sprecare fiato e inchiostro per gridare allo scandalo di fronte a un intervento da un lato già esistente da anni, lo scudo erariale, mentre per i controlli concomitanti l’intervento impedisce rallentamenti nell’esecuzione delle opere; speriamo bastino le parole di insigni giuristi come Sabino Cassese e Cesare Mirabelli, oltre a quelle chiarificatrici giunte dall’Europa, per far esplodere questa inutile bolla retorica. E poi il dissesto idrogeologico, che va considerato una priorità assoluta, anche in ottica Pnrr. E anche per questo, come gruppo di #NoiModerati, a mia prima firma abbiamo proposto la costituzione di una Commissione di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano e sull’attuazione delle relative norme di prevenzione e sicurezza. Dobbiamo agire su due direttrici: l’emergenza, ovvero la messa in sicurezza, e la manutenzione, cioè la prevenzione degli effetti. Ora con questo provvedimento, che va a istituire una struttura specializzata nell’ambito del dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio, si rafforza uno dei centri nevralgici che può e deve supportare la strategia di prevenzione e contrasto.