DL Istruzione tecnica e professionale, On.Cavo:«non più studenti di serie B»

C’era bisogno di una riforma che desse un segnale forte e chiaro sull’importanza dell’istruzione tecnica e professionale, capace di attrarre gli studenti a quei percorsi che formano i lavoratori di cui le imprese hanno più
necessità, per dare prospettive concrete ai giovani e ridurre in prospettiva il disequilibrio tra offerta di lavoro e titoli di studio conseguiti. Il disegno di legge di riforma approvato oggi in Consiglio dei Ministri, portando a quattro anni in via sperimentale i percorsi di studi tecnico professionale a cui agganciare successivamente due anni di Its Academy (gli istituti supertecnici post diploma) va in questa direzione, modernizza i percorsi scolastici, li fa davvero diventare di serie A. Accolte anche le richieste al Ministero per la valorizzazione della formazione professionale programmata dalle Regioni e gestita non dalla scuola ma dagli enti di formazione. Agli studenti di questi corsi,non più di serie B, sarà consentito di proseguire gli studi sia con un percorso ITS sia accedendo all’università: la riforma permetterà infatti agli studenti che avranno concluso un percorso di durata almeno quadriennale, concluso con il conseguimento di un titolo di diploma professionale, di sostenere l’esame di Stato presso l’Istituto professionale, statale o paritario, assegnato dall’Ufficio scolastico regionale territorialmente competente.
Apprezziamo anche la volontà di arricchire le attività didattiche nella scuola stipulando contratti per attività di insegnamento con professionisti e manager del mondo del lavoro: un altro passo avanti, che risponde alla volontà del sistema produttivo di portare competenze e conoscenze all’interno della filiera tecnologico-professionale.
Un chiaro segnale che ci auguriamo venga colto, a partire dal prossimo anno, da studenti e famiglie.