In due minuti cercherò di riassumere le posizioni sul conflitto Israeliano-Palestinese e sui rapporti politici con il governo Libico. Per quanto riguarda il conflitto, che è il primo da quando Biden è il Presidente degli USA ( nostri alleati), diamo importanza non solo alla sicurezza del popolo israeliano ma anche riconosciamo il diritto ad avere uno stato al popolo palestinese, ma va notato una cosa fondamentale,ossia che l’alleato principale nel mediooriente è Israele. Dare e garantire sicurezza a Israele equivale a dare sicurezza a tutto l’occidente. Importante è negoziare, ma dobbiamo farlo con autorevolezza e per poter avere quest’ultima ci dobbiamo tenere ben stretta la coerenza. Per quanto riguarda il caso Libia: l’Italia sta addestrando la guardia costiera libica, gli sta fornendo le motovedette per poter pattugliare il mare e salvare chi è in difficoltà. E invece di adempiere a questo dovere, i libici usano le motovedette per sparare ai nostri pescatori che stanno solo facendo il loro lavoro e chiedono di poterlo fare in sicurezza. Quindici giorni fa il Premier Draghi si è recato in Libia e alcuni giorni dopo l’intero governo libico va in Turchia per porre i propri omaggi ad Erdogan, è questo un gesto con un preciso significato politico. In questi anni abbiamo visto passare i pescherecci da 300 a 80, non dobbiamo soltanto garantire risorse, ma dobbiamo anche la sicurezza dei confini marittimi: suggerisco nell’ agenda del mediterraneo che il governo vuole portare avanti di inserire l’utilizzo della nostra porta aerei Cavour per garantire una presenza militare autorevole nel Mediterraneo da parte dell’Italia.